Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore

Dal Vangelo di Giovanni 20,1-9

Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo e disse: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro!». Pietro uscì con all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Allora (con Pietro) entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

VIDE E CREDETTE

La domenica di Pasqua si regge sulla parola di alcuni testimoni e di alcuni segni. Da questo fatto è partito il messaggio cristiano che ha segnato la storia dell’uomo. Un messaggio che ha attraversato i secoli fino a noi. Ha dato un contenuto nuovo ad ogni cosa: tanti uomini e donne sono partiti dalla loro terra di origine per annunciare con la parola e con i fatti che appartenere a Gesù significa avere e donare vita. Il grande giardino del cristianesimo ha dato dei bellissimi fiori e frutti all’arte, alla filosofia, alla cultura, alla solidarietà, alla ricerca di nuove scoperte per il progresso dell’umanità. L’umanesimo cristiano ha dato un grande contributo alla civiltà per la difesa del debole e il rispetto della dignità di ogni essere umano. Vedere e credere per i discepoli è stata la forza che li ha spinti anche a dare la vita piuttosto che tradire il Signore. Essere cristiani ha dato la forza a tutti noi di essere fedeli sempre a Gesù costi quel che costi e affrontando le difficoltà della vita nella certezza che Lui non ci abbandona. Tanta parte di umanità è smarrita e molti giovani sembrano senza un progetto di vita che dia senso alla loro esistenza. Sono così fragili che ogni difficoltà sembra essere insormontabile. Invece chi si affida a Cristo con umiltà e fiducia troverà tante motivazioni per vivere, amare, impegnarsi e arrivare alla meta che si è prefissato. Fu così per gli apostoli e per tutti gli altri che, con l’aiuto di Cristo, portarono l’annuncio di Cristo in tutto il mondo. Quel sepolcro vuoto, il sudario e il lenzuolo non avrebbero avuto nessun significato per Pietro e Giovanni se essi non avessero vissuto con Cristo i tre anni più importanti della loro vita. “Videro e credettero” significa che riposero in quel sepolcro vuoto un grande atto di fede. Un atto di fiducia in Gesù era stato fedele alle sue promesse. Credendo nell’impossibile che era diventato possibile, credettero che Cristo era tornato vivo dal regno dei morti. Nei giorni successivi questo fatto fu reso evidente dalle numerose apparizioni del Risorto di cui fecero esperienza tangibile. Buona Pasqua a tutti voi carissimi!

Don Marco