I Domenica di Avvento (anno B )

Dal Vangelo secondo Marco 13, 33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

QUELLO CHE DICO A VOI, LO DICO A TUTTI: VEGLIATE!

Q

uesta domenica inizia il periodo liturgico di Avvento percorso cristiano in preparazione al Natale. Ciascuno di noi è invitato ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore per accogliere Gesù in modo coerente e coraggioso. Papa Francesco afferma: «l’Avvento è come una porta che si apre, un orizzonte che si allarga, una manciata di luce che la liturgia ci getta in faccia. Non per abbagliarci, ma per svegliarci». Proprio per questo motivo la parola chiave è vegliare. Il Natale non è un giorno come gli altri; la natività di nostro Signore da senso a tutto il creato e ci introduce al grande mistero del Dio fatto uomo. Anche quest’anno Gesù vuole nascere nelle nostre famiglie e nella nostra comunità, ma affinché questo avvenga dobbiamo fare la nostra parte, non dobbiamo rimanere inerti e statici, ma occorre essere operosi nella carità e nelle virtù cristiane. Nel libretto di avvento di quest’anno, come comunità, siamo invitati a soffermarci sulle virtù cardinali: temperanza, giustizia, prudenza e fortezza. In questa prima domenica ci accompagna la temperanza, che ci aiuta a dare il giusto valore alle cose inserendole nella prospettiva di Dio. Questo è possibile creando un clima di serenità e di ascolto. Vivere con temperanza non solo ci aiuta a sperimentare la pace interiore, ma anche la pace con gli altri, se posta alla base di ogni rapporto. La temperanza ci permette di rimanere con i piedi per terra. Temperanza e vigilanza procedono a braccetto perché un uomo equilibrato è colui che sa vigilare per poter essere sempre pronto ad agire di fronte alle varie situazioni della vita. Chiediamo quindi al Signore la forza della temperanza e la tenacia di poter attendere vigilanti la sua venuta sapendo con certezza che il Signore non tarderà.

Don Thiago