VI DOMENICA DI PASQUA

Dal Vangelo SECONDO Giovanni 15, 9-17

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.

La misura dell’amore.

I

primi discepoli ritenevano che Gesù fosse stato mandato soltanto per il popolo d’Israele. Dio fece capire a Pietro che Gesù era venuto per l’umanità intera. Negli ‘Atti degli Apostoli’ al cap. 10, si narra di un centurione romano noto come uomo pio e timorato, che pregava ed era largo di elemosine. La sua residenza era a Cesarea di Palestina; è probabile che sapesse del cristianesimo e che il suo cuore fosse turbato e alla ricerca di Dio. E mentre un giorno verso le tre del pomeriggio, pregava Dio desideroso di conoscerne la volontà, ebbe la visione di un angelo che, chiamandolo per nome, gli disse che le sue preghiere e le sue elemosine erano gradite a Dio, e poi gli disse di mandare degli uomini a Giaffa ad invitare nella sua casa, un uomo di nome Simone detto anche Pietro, che era ospite di un certo Simone conciatore, nella sua casa in riva al mare, il quale l’avrebbe istruito su quanto chiedeva. Da quel momento iniziò l’evangelizzazione dei non ebrei. La ragione di tutto stava nelle parole di Gesù: “Come il Padre ha amato me, anch’io ho amato voi”. Cos’è la salvezza se non la carezza di Dio? Ma Gesù chiede di fare un passo avanti: il discepolo è chiamato a trasmettere l’amore di Dio ai suoi simili. Proprio a tutti! In questo sta la novità. Amare anche chi mi ha fatto del male, chi non conosco persino rinunciando anche a qualcosa di legittimamente mio… Il decalogo esprime la misura minima dell’amore: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non attestare il falso… Gesù invece ci chiama a pensare in grande: “che vi amiate gli uni gli altri”, non genericamente ma: “come io ho amato voi”. Lui ha fatto così, dando la sua vita per noi. Ecco la misura dell’amore di Cristo: un amore senza misura. Egli allargando le braccia sulla croce ci amò fino alla fine. Solo obbedendo al suo comandamento saremo davvero suoi discepoli.

Don Marco