IV DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Dal Vangelo SECONDO Marco 1, 21 – 28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

ASCOLTATE OGGI LA VOCE DEL SIGNORE.

Come facciamo ad ascoltare la voce del Signore se non lo sentiamo? Eppure Dio ci parla; Dio ha sempre parlato agli uomini…. nel silenzio, quando il cuore si mette in ascolto. Sì, parla nella nostra coscienza. Dio ha uno strumento eccezionale per far giungere la sua voce: l’uomo! Un uomo che cerca Dio, lo accoglie e si fa voce per gli altri uomini è un profeta. Egli coglie nel suo cuore quanto Dio vuole fargli sapere e poi lo trasmette a chi incontra. Il profeta per eccellenza è sicuramente stato Gesù, Lui ci ha dimostrato a parole e opere quello che Dio è e come raggiungere la felicità per passare l’eternità con Lui! Ma anche noi, dice San Paolo nella seconda lettura, se ci preoccupiamo delle cose di Dio possiamo diventare Santi e quindi ascoltare la voce di Dio e quello che ci chiede! Cosa vuol dire preoccuparci delle cose di Dio? Dividiamo la parola “preoccuparsi”: pre significa prima e occuparsi significa fare qualcosa… Quindi ognuno di noi deve fare prima quello che chiede Dio… Quando dobbiamo decidere che cosa fare, che cosa dire, chi ascoltare, ogni volta chiediamoci: Che cosa farebbe Gesù al mio posto? Nel Vangelo abbiamo anche sentito che quando Gesù parlava e insegnava era davvero speciale! L’evangelista Marco scriveva che Egli ha autorità! Cioè parlava di Dio come può farlo solo chi Dio ce l’ha dentro di Lui! Gesù aveva autorità, quello che diceva non era una cosa che aveva imparato e che a sua volta spiegava agli altri ma lasciava che l’Amore di Dio uscisse dalle sue parole e dalle sue azioni. Ecco perché il diavolo, che aveva trovato posto nel cuore di quell’uomo, sentendolo lo riconosce subito. Ma, appena Gesù gli comanda di tacere e andarsene, non può far altro che obbedire…. Il diavolo non ha nessun potere contro l’Amore, può solo scappare… Chiediamo a Gesù di liberare il nostro cuore da tutto quello che non gli permette di entrare. Con le nostre orecchie possiamo sentire e con gli occhi possiamo vedere. Cosa? Il pianto, la gioia, la sofferenza, la pace… Con l’aiuto di Gesù, mettiamo nel cuore un po’ di quell’amore di Dio che ci viene comunicato in ogni momento. Dal cuore luogo dell’amore, passiamo al cervello, luogo delle decisioni e infine passiamo alle azioni buone. Facciamo questo esercizio iniziando proprio dalla S. Messa: le nostre orecchie possono ascoltare la parola di Dio oppure le chiacchiere del vicino di posto per esempio! A noi scegliere bene!
Don Marco