Dal Vangelo SECONDO Giovanni (20,19-23)
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
LA SANTISSIMA TRINITA’
E’ COMUNITA’ D’AMORE
Perché nella nostra fede uno dei dogmi fondamentali è credere nella Trinità? Come può essere che Dio sia Uno e nello stesso tempo Trino, cioè tre Persone distinte? Se cerco una spiegazione nemmeno il Vangelo mi aiuta. Infatti non è la raccolta di riflessioni teologiche, ma è il racconto di un fatto, una storia, quella concreta di Gesù. Ma proprio lì posso trovare la risposta a chi è la Trinità. Nel brano di Vangelo di oggi Gesù ci fa conoscere questa relazione particolare e unica tra l’uomo Gesù e Dio che lui continua a chiamare Padre e di cui si sente Figlio. Dio è colui che ama, da sempre e per sempre, tutto quello che è suo e che viene dalla sua opera creatrice. Dio è Padre ed ama il mondo e anche tutti noi, uno per uno. E questo amore non è astratto, ma si concretizza in Gesù. Gesù ha guardato con immenso amore le persone: il povero, il pescatore, la donna adultera, le folle affamate, i suoi nemici. Il Padre ha mandato il Figlio per una missione di amore che non è cessata con la morte e resurrezione ma continua anche oggi nella vita concreta della Chiesa e ovunque c’è un essere umano che vive ed ama. Ed è lo Spirito Santo che continua a rendere presente questo amore. I primi cristiani si sentivano continuamente investiti da questa presenza unica dello Spirito di Dio. Credere è proprio questo: amare come il Figlio mandato dal Padre con la forza dello Spirito Santo. Il rischio è di ricadere ancora nella formula astratta, nella teoria che non scalda il cuore, ma appaga solamente per qualche istante la mente. Il modo migliore per capire Dio, è semplicemente amare in modo semplice e pratico. Amare perdonando, amare sostenendo, amare consolando, amare costruendo amicizie, amare facendo famiglia, amare generando vita, amare accogliendo, amare consacrandosi… E’ proprio così: chi ama conosce Dio. Leggere il Vangelo significa conoscere e comprendere sempre di più Dio, con la consapevolezza che Egli è sempre più grande di ogni nostra comprensione di Lui.
Don Marco